Qulache tempo fa, a casa di mia madre, ho trovato questa vecchia cartella appartenuta a mio padre.
Contiene modelli e teoria sull'arte del taglio.
Mio padre era un sarto e negli anni 50 ha avuto il privilegio di imparare il mestiere in una delle migliori sartorie di Roma, in via Frattina.
Raccontava sempre che, a quei tempi, il centro di Roma era pieno di botteghe artigiane, e lui da ragazzo era proprio lì ad apprendere la sua arte.
I miei ricordi da bambina sono legati alla sartoria, ai signori che venivano a scegliere le stoffe o provare l'abito, alle sue nottate per finire l'abito dello sposo.
Ho visto cucire Frack, cappotti e giacche, gilet e pantaloni.
Faceva il suo mestiere con amore e precisione ed era sempre elegante.
Noi figli non abbiamo seguito le sue orme.
La sartoria negli anni 70/80 era passata di moda, cambiava il modo di vestire e l'industria della confezione rendeva tutto più economico e veloce, e cosi ognuno di noi ha intrapreso professioni diverse.
Eppure qualcosa in me è rimasto e mi ha sempre portato a pasticciare con ago, filo e stoffe.
Questo abito, confezionato per mia figlia Beatrice, mi ha riportato indietro nel tempo, quando da bambina passavo i punti lenti, ed anche se non conosco bene il mestiere ho voluto cucirlo con medoto artigianale...
...alla VECCHIA MANIERA.
A presto
Marina